L’Analisi Transazionale (AT) presenta una teoria della personalità che parte dall’idea di fondo per cui, in ogni individuo sono presenti tre diversi Stati dell’Io (Berne, 1976, 15): Genitore (G), Adulto (A) e Bambino (B).

Berne (1976, 18) definisce gli Stati dell’Io come «un insieme coerente di comportamenti, pensieri ed emozioni tra loro collegati. Queste tre modalità del comportamento si manifestano attraverso corrispondenti modelli di relazione e di azione».

Questo modello ci aiuta a capire come funzioniamo e come esprimiamo la nostra personalità in termini di comportamento, infatti, mediante l’osservazione della persona che agisce, possiamo individuare lo Stato dell’Io alla base degli atteggiamenti che manifesta.

Berne suddivide la personalità in diverse parti, consistente ognuna in una struttura integrata di pensieri, emozioni e comportamenti, a cui ha dato il nome di Stati dell’Io. Il loro funzionamento viene osservato mediante l’analisi funzionale, che descrive come una persona usa i suoi Stati dell’Io in relazione a se stesso e agli altri (Berne, 2009, 18).

Lo Studioso (1986, 169) ipotizza che vi siano tre organi che mediano l’organizzazione e l’esistenza degli Stati dell’Io: l’Esteropsiche, che riguarda lo Stato dell’Io Genitore; la Neopsiche, connessa con lo Stato dell’Io Adulto; e l’Archeopsiche, relativa allo Stato dell’Io Bambino.
Il modello degli Stati dell’Io, che è il nucleo della teorizzazione dell’AT, ed è rappresentato per convenzione come un insieme di tre cerchi l’uno al di sopra dell’altro, come qui di seguito mostrato.

L’Analisi Transazionale (AT) presenta una teoria della personalità che parte dall’idea di fondo per cui, in ogni individuo sono presenti tre diversi Stati dell’Io (Berne, 1976, 15): Genitore (G), Adulto (A) e Bambino (B).

Berne (1976, 18) definisce gli Stati dell’Io come «un insieme coerente di comportamenti, pensieri ed emozioni tra loro collegati. Queste tre modalità del comportamento si manifestano attraverso corrispondenti modelli di relazione e di azione».

Questo modello ci aiuta a capire come funzioniamo e come esprimiamo la nostra personalità in termini di comportamento, infatti, mediante l’osservazione della persona che agisce, possiamo individuare lo Stato dell’Io alla base degli atteggiamenti che manifesta.

Berne suddivide la personalità in diverse parti, consistente ognuna in una struttura integrata di pensieri, emozioni e comportamenti, a cui ha dato il nome di Stati dell’Io. Il loro funzionamento viene osservato mediante l’analisi funzionale, che descrive come una persona usa i suoi Stati dell’Io in relazione a se stesso e agli altri (Berne, 2009, 18).

Lo Studioso (1986, 169) ipotizza che vi siano tre organi che mediano l’organizzazione e l’esistenza degli Stati dell’Io: l’Esteropsiche, che riguarda lo Stato dell’Io Genitore; la Neopsiche, connessa con lo Stato dell’Io Adulto; e l’Archeopsiche, relativa allo Stato dell’Io Bambino.
Il modello degli Stati dell’Io, che è il nucleo della teorizzazione dell’AT, ed è rappresentato per convenzione come un insieme di tre cerchi l’uno al di sopra dell’altro, come qui di seguito mostrato.

Stato dell’Io Genitore

Lo Stato dell’Io Genitore è un insieme di sentimenti, pensieri e comportamenti introiettati dai propri genitori e dalle altre persone significative, fissate al livello cognitivo ed affettivo. Può essere Normativo, quando dà le regole o Affettivo quando dà amore.

Il Genitore Normativo Positivo è una guida che trasmette valori e sane regole con equità ed autorevolezza. La sua funzione mira alla protezione, al benessere e alla promozione dell’autonomia.

Il Genitore Normativo Negativo tende all’iper-controllo e alla rigidità.

È spesso punitivo, autoritario e sminuente; l’atteggiamento eccessivamente critico, impositivo e rimproverante finisce per svalutare e creare dipendenza. Il Genitore Affettivo Positivo è presente emotivamente, cura, incoraggia, è rassicurante e protettivo senza essere invadente.

Il Genitore Affettivo Negativo è iperprotettivo e fin troppo presente tanto da risultare soffocante, richiedente ed invadente; anche non volendo, finisce col porsi in una relazione di superiorità svalutante che condiziona l’affetto ad una continua restituzione, minando spontaneità ed autonomia e creando dipendenza.

Stato dell’Io Bambino

Lo Stato dell’Io Bambino è «un insieme di sentimenti, atteggiamenti e modelli di comportamento che risalgono alla nostra infanzia individuale» (Berne, 1976, 64-65).

Contiene le registrazioni delle prime esperienze di vita e delle “posizioni” che il bambino ha assunto verso se stesso e gli altri (Stewart-Joines, 2005, 54). A livello strutturale è uno Stato dell’Io arcaico e si manifesta come vecchi comportamenti dell’infanzia: così come la persona reagiva da bambino.

Sul piano funzionale può manifestarsi Libero o Adattato. Il Bambino Libero Positivo (BL+) si comporta liberamente rispettando sé e gli altri; è giocoso, allegro, spontaneo e creativo; ha spirito d’iniziativa e fiducia in se stesso e negli altri; conosce l’intimità e sa stabilire relazioni profonde.

Il Bambino Libero Negativo (BL-) ha senz’altro la capacità di esprimersi in modo diretto ma è dominato da impulsi e bisogni che manifesta in modo spesso aggressivo e spericolato, senza tener conto degli altri; ha difficoltà ad adattarsi ai contesti e ad accettare regole e limiti.

Il Bambino Adattato (BA) si comporta in relazione all’ambiente ma mentre il tipo Positivo lo fa in modo funzionale e collaborativo per inserirsi nel contesto nel quale vive serenamente e ben integrato, il tipo Negativo vive l’adeguamento in maniera sofferta e con esiti oscillanti dall’eccesso (iperadattamento) al difetto (ribellione). Il Bambino Iperadattato è un adulto precoce, responsabile, compiacente, pronto all’accettazione incondizionata per paura, dipendenza o timidezza. Si conforma passivamente e tende ad essere sottomesso, a volte lamentoso, e accompagnato dal senso di colpa (Stewart-Joines, 2005, 37-42).

Stato dell’Io Adulto

Lo Stato dell’Io Adulto è caratterizzato da «un insieme autonomo di sentimenti, atteggiamenti e modelli di comportamento che risultano adeguati alla realtà presente» (Berne, 1976, 64). Si caratterizza per il pensiero e il comportamento razionale in sintonia con la realtà attuale del soggetto; agisce da mediatore fra i bisogni e i desideri interni e le richieste del mondo esterno.

L’Adulto è pertanto la parte che apprende la realtà in modo obiettivo, ad esso viene ricondotta la capacità della persona di raccogliere, catalogare, valutare e decidere il comportamento più indicato, in risposta al “qui e ora”, accertando la validità dei dati, aggiornandoli continuamente grazie all’esperienza.

Lo Stato dell’Io Adulto, nella sua funzione positiva, vive oggettivamente la realtà, senza subire le influenze negative degli altri Stati dell’Io, attraverso un costante ed adeguato esame della realtà. L’Adulto decide l’atteggiamento più adatto da tenere in base al contesto e allo Stato dell’Io da far emergere nei diversi momenti: alcune volte è necessaria la fermezza del Genitore, altre volte c’è bisogno della spontaneità del Bambino, oppure si deve valutare criticamente la realtà.

La nostra salute bio-psico-fisica dipende dallo sviluppo equilibrato ed integrato dei tre Stati dell’Io mediante: «un G che incoraggia e si prende cura del benessere del cliente; un A che ascolta, coglie informazioni importanti, fa ipotesi e le verifica; un B liberato che si diverte, ha energia, usa le sue capacità creative e intuitive, ed è in grado di concedere permessi dando protezione» (Castagna, 2003, 173).

Bibliografia

BERNE E. (1976), Analisi Transazionale e psicoterapia, Astrolabio, Roma, 2a ed.
BERNE E. (1986), Principi di terapia di gruppo, Astrolabio, Roma, 2a ed.
BERNE E. (2009), A che gioco giochiamo, Tascabili Bompiani, Milano, 24a ed.
CASTAGNA M. (2003), L’Analisi Transazionale nella formazione con gli adulti, Franco Angeli, Milano.
STEWART I. – JOINES (2005), L’Analisi Transazionale. Guida alla psicologia dei rapporti umani, Garzanti, Milano.